Istanbul (Turchia)
A cura di Alberto Passetti - Bella, bellissima Istanbul. O quasi. Ricca di storia e di architetture raffinate è una città tutto sommato ordinata e ben tenuta, circondata dal mare con il Bosforo che dà anche visivamente l'idea di crocevia di popoli e di culture. Le bellezze da visitare (Aja Sofia, Moschea Blu, Cisterne...) si trovano nelle prime pagine delle guide, non mi ci soffermo. Il quartiere più turistico è Sultanahmet, dove arriva la "Eurasia Marathon", e dove quindi di solito alloggiano i podisti anche perché la maggior parte delle attrattive turistiche sono lì. In realtà Istanbul merita di essere girata anche negli altri quartieri, come Taksim, molto più vivaci e animati. Quello che le guide non dicono, o dicono di sfuggita, è che nonostante le apparenze della città siano abbastanza europee bisogna fare più attenzione di quella che di solito si ha girando dalle nostre parti. È facile prendere fregature a Istanbul, tra tassisti che fanno scendere prima dicendo "Ci vogliono due minuti a piedi" per poi scoprire che sono cinque chilometri, conti al ristorante raddoppiati rispetto ai prezzi della carta, impiegati pigri e scortesi, camerieri pigri e scortesissimi, accoglienza in hotel infastidita, venditori ambulanti irragionevoli ed aggressivi, eccetera. Non è mai corretto generalizzare, ma il livello medio del turco che si incontra per strada (quelli con i quali di solito si ha a che fare) è decisamente migliorabile.