Isola d'Elba
È la terza isola italiana per grandezza. Dista dieci chilometri da Piombino, è lunga ventisette chilometri, larga diciotto ed ha una superficie di oltre duecento chilometri quadrati con uno sviluppo costiero di 147 chilometri. Il turismo è diventato la caratteristica più importante sotto il profilo economico dopo la chiusura delle miniere di ferro, fonte importantissima di ricchezza che per secoli ha contraddistinto l'isola; i Greci la chiamavano Aethalia (fuliggine) per via dagli alti fuochi e della fuliggine che si sprigionava dai forni di fusione. I Romani invece gli dettero il nome di Ilva in memoria delle popolazioni liguri (Ilvates) che la colonizzarono per primi.
L'Elba è amministrata dalla provincia di Livorno e l'isola è suddivisa in otto Comuni che sono (in ordine dal più grande al più piccolo): Campo nell'Elba, Portoferraio, Marciana, Capoliveri, Rio Marina, Rio nell'Elba, Porto Azzurro e Marciana Marina. Ha un aspetto montuoso ed una fitta vegetazione. La cima più alta è il monte Capanne, a 1018 metri sul livello del mare. Il clima è mite. L'isola è poi un continuo di sporgenze e insenature che formano i meravigliosi golfi di Portoferraio, di Procchio, di Porto Azzurro, di Lacona e di Stella. Gli isolani fanno molta attenzione ai segni premonitori riguardo ai venti: quando è in arrivo lo scirocco ci sono alte maree ed i monti dell'isola coperti da nubi. Si avvisano venti di ponente e libeccio quando in direzione della Corsica sul filo del mare si formano cumuli di nubi bianche.
L'Elba fu definita da Plinio insula vini ferax, ovvero isola feconda di vino, sulle sue pendici scoscese le popolazioni autoctone hanno sempre coltivato la vite e prodotto vini di qualità. La viticoltura si è sempre basata su vitigni autoctoni fino all'arrivo di Napoleone, che ne ha importati di nuovi dalla Francia. Col passare del tempo la viticoltura si è trasformata migliorando e valorizzando i nuovi vini ottenuti con i vitigni tradizionali toscani. A far compagnia al Doc rosso e bianco c'è anche il rosato, l'Ansonica ed il vinsanto. L'escursionista potrà andare anche alla ricerca di una rara bottiglia di vero Aleatico dal sapore rinascimentale che lo rende unico ed inconfondibile. Per rendersi conto dell'antica coltivazione della vite e della produzione del vino bisogna percorrere un sentiero che da Pomonte si dirige verso il Monte Capanne; i coltivi hanno un terrazzamento particolare a fioriera dove i contadini portavano la terra e ci piantavano la vite. Ancor oggi si può ammirare questa caratteristica che rende questa parte di territorio particolarmente suggestiva.
Ultimamente una maggiore conoscenza e valorizzazione del territorio è costituita dalla Strada del Vino Costa degli Etruschi ossia un percorso caratterizzato da vigneti e cantine di aziende agricole, attrattive naturalistiche, culturali e storiche. Questo percorso inizia da Rio Marina e tocca i paesi di Rio nell'Elba, Porto Azzurro, Portoferraio, Procchio, Marina di Campo fino a Seccheto.
Vicino a Portoferraio esiste uno stabilimento termale (Terme di San Giovanni) situato vicino al mare e dove molto tempo fa esistevano le antiche saline dell'Elba e da dove oggi si prelevano e si utilizzano i fanghi marini. Tra Marciana e Poggio si trova un piccolo edificio termale dismesso, accanto al quale c'è uno stabilimento di imbottigliamento dell'acqua minerale denominata Fonte di Napoleone, famosa perché lo stesso Napoleone Bonaparte usava berla durante le sue visite all'eremo di Marciana. Il turista può bere quest'acqua diuretica da un fontanella accanto all'edificio. Vicino al paese di Porto Azzurro vi è un laghetto termale formato dagli scavi nelle cave di ferro situate accanto al mare, una falda acquifera l'ha riempito di acqua sulfurea ed è mèta continua di turisti. Il posto è bellissimo e c'è l'opportunità di alternare bagni sulfurei con bagni marini.
Moltissime le possibilità di soggiorno con molti alberghi, campeggi ed agriturismo che fanno di quest'isola un centro turistico di notevole interesse. Per il pronto soccorso medico c'è l'ospedale a Portoferraio ed ambulatori di medici condotti negli otto Comuni.
Il collegamento con la terraferma viene effettuato dalla compagnia marittima Toremar e dalle Ferrovie dello Stato (linea Ventimiglia/Roma) con scalo ferroviario a Campiglia Marittima. Vi è inoltre un aeroporto turistico a Marina di Campo con voli per Milano e Pisa.
Innumerevoli anche le possibilità di passeggiate ed escursioni. Oltre alla zona del monte Capanne ed i tre golfi di Marina di Campo, Lacona e Stella con i loro quattro chilometri di bagnasciuga per una corsa lenta in riva al mare, suggeriamo tre percorsi rappresentativi del paesaggio elbano. Come detto le possibilità escursionistiche sono innumerevoli, per rendersene conto basta procurarsi una cartina dei sentieri dell'isola disponibile ovunque oppure intraprendere, magari in più giorni, una escursione sulla Grande Traversata Elbana (G.T.E.), che da Cavo, ad ovest, percorrendo il crinale si arriva al Monte Capanne (questo è un percorso dove si può ammirare l'Elba sotto tutti i suoi aspetti). I sentieri, non molto impegnativi, sono generalmente segnalati da frecce o da strisce di colore bianco e rosso con sovrapposto il numero del sentiero. Gli itinerari proposti non comportano difficoltà particolari, e sono percorribili anche per chi è alle prime armi con l'escursionismo.
- Lungo i boschi del versante nord occidentale - Marciana (Livorno); percorso: Marciana, San Cerbone, Valle di Pedalta, La Stretta, Fortezza Pisana, Marciana; tempo di percorrenza: 4 ore e 30 minuti circa; dislivello: massimo in salita 300 metri.
- Nel mondo del granito - San Piero in Campo nell'Elba (Livorno); percorso: San Piero, Piane del Canale, Pietra Murata, Moncione, San Piero; tempo di percorrenza 5 ore circa; dislivello: massimo in salita 314 metri.
- Lungo il versante orientale - Rio nell'Elba (Livorno); percorso: Fortezza del Giogo, Monte Strega, Volterraio, Cima del Monte, Rio nell'Elba; tempo di percorrenza 5 ore circa; dislivello: massimo in salita 270 metri.