Venicemarathon, Venezia
2019 - È ancora dominio africano nella trentaquattresima "Huawei Venicemarathon". L'etiope Lencho Tesfaye Anbesa e la keniana Judith Korir hanno infatti tagliato per primi il traguardo di Riva Sette Martiri, rispettivamente in 2:10:49 e 2:29:20. La gara maschile ha visto prendere la testa sin dalle prime battute un gruppetto di otto atleti africani che, dopo essere passato a metà gara in 1:04:55, ha marciato compatto sino al trentacinquesimo chilometro. Anbesa è stato molto bravo a rintuzzare i primi attacchi, risparmiando molte energie per i chilometri finali dove è riuscito a piazzare l'allungo vincente. Nonostante un po' di difficoltà sui ponti, l'atleta etiope è riuscito a chiudere in 2:10:49 che rappresenta il suo nuovo personale ed il terzo tempo di sempre per un atleta etiope alla maratona di Venezia. Dietro di lui si sono piazzati i due atleti keniani Henry Kiprop, autore di un bel finale che, con 2:10:55 l'ha visto migliorare il suo record di oltre un minuto, ed Andrew Ben Kimtai (2:11:58). Primo degli italiani Said Boudalia (Cagliari Marathon) che, con 2:26:56, ha stabilito il nuovo primato nazionale M50. Tra le donne, grande prestazione della keniana Judith Korir che ha saputo gestire al meglio la gara, staccando sul passo tutte le altre atlete più quotate, e chiudendo in un ottimo 2:29:20. Alle sue spalle, seconda la connazionale Cynthia Jerop (2:31:23) e l'etiope Meka Wake Washo (2:34:36). Prima delle italiane si è classificata Cecilia Flori (Asd Villa Guglielmi) sesta tra le donne con il tempo di 2:53:24. "È stata una bella gara" - ha raccontato in conferenza stampa Lencho Tesfaye Anbesa - "Ho gestito al meglio le mie energie per quasi tutta la gara ed ho accusato la fatica solo dopo il quarantesimo chilometro, sui ponti. Però sono riuscito a tenere duro ed a portare a casa questa prestigiosissima vittoria". Grande felicità anche per la vincitrice al femminile Judith Korir che nel 2019, dopo aver conquistato la maratona di Belgrado, si è aggiudicata anche la "Venicemarathon": "Sono felicissima di come sia andata la gara, ho gestito al meglio le mie forze andando in leggera progressione nella seconda parte. Anch'io ho sofferto molto gli ultimi due chilometri sui ponti ma ce l'ho fatta".
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