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Venicemarathon, Venezia

2016 - È il Kenia a dominare la trentunesima edizione della "Venicemarathon" che si è corsa domenica 23 ottobre da Stra a Riva Sette Martiri, con le vittorie di Julius Chepkwony Rotich (2:10:25) tra gli uomini e Priscah Jepeting Cherono (2:27:41) tra le donne. A livello maschile, storica doppietta per Julius Chepkwony Rotich, già vincitore della "Venicemarathon" 2015, che eguaglia così le imprese dell'azzurro Salvatore Bettiol (vittorie nel 1986 e 1987) e del connazionale Jonathan Kipkorir Kosgei (2006 e 2007). La gara è stata sin dai primi chilometri una contesa tra atleti africani che, ben pilotati dalla lepre Bernard Kiplagat Bett (1:04:19 il passaggio a metà gara), hanno corso su buoni ritmi. L'epilogo è stato poco dopo il venticinquesimo chilometro, quando Rotich ha allungato assieme al connazionale Titus Kwemoi Masai. I due atleti hanno proseguito appaiati fino al trentacinquesimo, quando sul Ponte della Libertà Rotich ha staccato in maniera decisa l'avversario, andando poi a conquistare il suo secondo successo consecutivo. Secondo al traguardo è arrivato l'etiope Adugna Chala Bekele (2:13:51) bravo a recuperare e superare negli ultimi chilometri uno stremato Titus Kwemoi Masai, terzo in 2:15:34. Sesto, e primo degli italiani, il marchigiano Massimiliano Strappato in 2:26:31. Tra le donne Priscah Jepeting Cherono ha fatto gara in solitaria sin dal quinto chilometro, ben "scortata" da alcuni compagni di viaggio. La sua gara è stata veloce e molto regolare (1:13:48 al passaggio alla mezza maratona), fino a concludere la prova in solitaria con l'ottimo tempo di 2:27:41, record personale e quarta prestazione femminile di sempre alla "Venicemarathon". Seconda, molto staccata, è giunta la connazionale Ester Wanjiru Macharia in 2:35:15, mentre terza è arrivata l'azzurra Ivana Iozzia in 2:37:04. "Mi aspettavo qualcosa di meglio a livello cronometrico" – ha dichiarato a caldo Ivana Iozzia - "anche se il terzo posto è una bella soddisfazione. Ho corso praticamente da sola tutta la gara; d'altronde le atlete keniane erano troppo davanti, ho dovuto stringere i denti ma alla fine sono soddisfatta per questo bel podio". Con le vittorie di Rotich e Cherono, il Kenia raggiunge venticinque successi alla "Venicemarathon".

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