Treviso Marathon, Treviso
2008 - Tra il 1917 e il 1918, le terre del Piave furono lacerate da una delle fasi più cruente della prima Guerra Mondiale. Novant'anni dopo il territorio trevigiano è stato teatro di una delle più grandi e partecipate feste di sport nella storia della maratona italiana. Un evento senza precedenti, per la particolare caratterizzazione storica, con tre percorsi – partenze da Vidor, Vittorio Veneto e Ponte di Piave – che si sono ricongiunti a Ponte della Priula, poco prima del passaggio sul Piave. La quinta "Treviso Marathon" è stata il trionfo del marchigiano Denis Curzi, che ha riportato l'Italia sul gradino più alto del podio, imponendosi in 2:13.27 dopo un lungo duello con il kenyano Peter Esakete Lomuria, distanziato di venti secondi. Terzo un altro kenyano, Samson Kosgei (2:15.10). La gara si è decisa al trentanovesimo chilometro, quando Curzi, dopo una lunga fase di studio, ha staccato Lomuria, andando a conquistare la sua seconda vittoria a Treviso, dopo quella del 2005. "Peccato solo per la prestazione cronometrica" – ha detto Curzi - "ero in forma, potevo correre in due ore e dieci, ma ho sofferto il caldo. Ad un certo punto, non ho più guardato il cronometro e ho pensato solo a vincere". Tra le donne, successo della quarantaduenne Helena Javornik, alla diciassettesima vittoria della carriera. La slovena ha fatto gara solitaria sin dall'inizio, chiudendo con un eccellente 2:28.36, terzo tempo di sempre a Treviso, a trentatre secondi dal primato della manifestazione dell'etiope Gemechu. Alle sue spalle, in 2:37.36, la marchigiana Laura Giordano, alla seconda maratona della carriera, miglioratasi di oltre quattro minuti rispetto a Milano 2007. Ritirata al trentesimo chilometro l'azzurra Rosaria Console, al rientro in una maratona cinque mesi e mezzo dopo essere diventata mamma. Favorita da una splendida giornata di sole, la "Treviso Marathon" è stata anche un grande evento popolare, con una cornice di pubblico come raramente capita di vedere in Italia. Particolarmente suggestivo il passaggio a Ponte della Priula, in un tripudio di bandiere e di folla. Ben 4716 gli arrivati entro le sei ore del tempo massimo (54 di questi erano disabili), con una crescita del 27% rispetto al 2007.
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