Maratona del Lamone, Russi (Ravenna)
2017 - Questa edizione della "Maratona del Lamone", la quarantunesima del 9 aprile, è passata alla storia non solo per il record battuto di partecipanti (741 al via, ma più di ottocento iscritti) che, uniti agli altri percorsi a disposizione portano il totale ad oltre duemilacinquecento podisti al via, ma anche per gli straordinari risultati tecnici che ha offerto, con grandi riscontri cronometrici e primati personali abbattuti. Pronostici rispettati nella maratona maschile: per il quattordicesimo anno di fila, la gara si conferma terreno di caccia preferito degli atleti africani. Vince il keniano Mungai Kagia, alla sua prima partecipazione, con un tempo (2:16:13) superiore di soli quattro secondi al record della corsa, stabilito da Kipkering nel 2008. Secondo posto per il marocchino Tariq Bamaarouf, e terzo posto per Mohamed Hajjy, al quarto podio consecutivo a Russi dopo le vittorie del 2014 e 2016 ed il terzo posto del 2015. Giù dal podio il connazionale Youness Zitouni, vincitore dell'ultima "Maratona di Ravenna". I protagonisti si sono messi subito in luce divisi in due gruppi, ma poco distanti, con davanti il keniano Samson Mungai Kagia ed Hajjy, seguiti dagli altri due marocchini Bamaarouf e Zitouni, mentre gli italiani Armuzzi, Del Priore, Serasini e Velatta sono stati più guardinghi. A metà strada Mungai Kagia transita in 1:07:10, con un margine di cinque secondi sul campione in carica ed 1:20 su Bamaarouf. Davanti c'è gara sino al trentaquattresimo chilometro, fiutando il nuovo record del percorso (2:16:09), ma Hajjy alla quinta maratona dell'anno rifiata, lasciando solo il trentatreenne degli Altipiani, che non si scoraggia, tanto che nell'ultimo tratto, anche spinto dalla veemente rimonta di Bamaarouf, continua nell'azione. Stupisce anche Bamaarouf, che inanella il nuovo personale issandosi al quarto posto di sempre, mentre Hajjy (a 2:20 di distacco), riesce a salire sul podio per il quarto anno consecutivo. Dietro a Zitouni (a 5:05), il cesenate adottivo Del Priore, in 2:30:27 sigla il personale e si colloca primo tra gli italiani, davanti a Velatta, D'Innocenti e gli altri romagnoli Gurioli (2:42:12), Di Nunzio (2:45:50), Serasini (2:46:47), Focchi, Nuti, Casadei e Lolli, il quale si aggiudica la graduatoria M50-55, al pari di Gardelli (Over 60), che ha festeggiato la duecentesima maratona in carriera. Kagia è il quarto keniano ad imporsi in piazza Farini dopo Mutai, Kipchumba e Kipkering e al Kenya appartengono i tre migliori crono della "Maratona del Lamone". Nessuna sorpresa nemmeno nella gara femminile: l'attesa atleta bresciana Laura Gotti ha messo in fila tutte le 110 donne partite, chiudendo con un 2:49:40 che oltre ad essere il suo nuovo personale è anche il secondo miglior crono degli ultimi quattordici anni, dopo il 2:45:55 segnato da Monica Carlin nel 2007. Alla partenza si mette in evidenza la maltese Attard Pulis, spaventando le favorite Gotti e Moroni, che però gradualmente ricuciono il divario. A metà gara la Moroni (1:23:55) precede di un solo secondo la Gotti mentre la maltese accusa 28 secondi di distacco. Al traguardo la Gotti ha preceduto la Moroni di 7:09, la Pulis di 9:50, e la longianese Samantha Graffiedi di 22:42. La debuttante Elisa Zannoni ha chiuso in 3:18:23 (fotografie di FotoRavenna).
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