Popolano / Km 73
Frazione di Marradi nella valle del Lamone, lungo la Faentina fra Marradi e Sant'Adriano, un tempo situato nella Romagna granducale. A dispetto della prima impressione che si ricava attraversando questo paesino, dove sembra che l'unico vanto storico sia la chiesa, dedicata ai caduti, il Repetti nel suo Dizionario geografico-storico della Toscana ci fornisce notizie inaspettatamente interessanti: "Villaggio e borgata con dogana di frontiera ed una chiesa plebana (Santa Maria) [...] circa un miglio a settentrione-grecale [nord-nord-est] di Marradi, Diocesi di Faenza, Compartimento di Firenze. Il Castello con la pieve si trova sopra l'estreme pendici di un poggio denominato del Cavallaro, mentre la borgata e la dogana esistono in pianura sulla strada provinciale di Faenza alla sinistra del fiume Lamone presso la testata occidentale del ponte di Popolano che lo attraversa. [...] La chiesa plebana di Popolano sorge sopra i ruderi del castellare, la di cui antica torre serve alla medesima di campanile. Essa era matrice di tre cure, Sant'Adriano, San Ruffillo a Gagliana e Santa Maria alle Campora, l'ultima delle quali spetta allo Stato pontificio. La contrada di Popolano innanzi il regolamento del 4 dicembre 1774 abbracciava due comunali del distretto di Marradi, cioè, Popolano di sopra cui spettava il popolo della pieve, mentre quelli di San Pietro a Valnera e di Popolano di sotto, sono compresi nella parrocchia di Sant'Adriano. La dogana di Popolano è di seconda classe, il cui doganiere soprintende anche a quella di terza classe di Marradi. Con notificazione però del 28 giugno 1841 fu proibita la strada delle Campora per giungere alla dogana di Popolano, e permessa la sola provinciale Faentina".