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Biforco / Km 68

Frazione di Marradi, proprio alle porte di quest'ultima, che deve il suo nome al fatto di essere ubicata alla biforcazione del fiume Lamone e del torrente Campigno, ed oggi rinomata per la Festa della polenta dolce che si tiene annualmente alla fine di aprile. Per qualche notizia storica ci rifacciamo come sempre al Repetti ed al suo Dizionario geografico-storico della Toscana, dove troviamo: "Biforco di Marradi in Val di Lamone. Castellare con sottoposta borgata fra il popolo di San Lorenzo a Marradi e quello di San Jacopo a Cardeto, [...] mezzo miglio a libeccio [sud-ovest] di Marradi, Diocesi di Faenza, Compartimento di Firenze. La rocca di Biforco, detta il Castellaccio, è posta sul cono di un'alta rupe di macigno presso all'imboccatura dei torrenti di Valbura e di Campigno, i quali si maritano costà col fiume Lamone. Appellasi questo Biforco di sopra, mentre la sottostante borgata lungo la strada provinciale di Faenza porta il nome di Biforco di sotto, e costituisce il subborgo meridionale di Marradi, dove esiste una bella chiesa con il soppresso convento dei frati Serviti sotto l'invocazione della Ss. Annunziata. Il castello di Biforco era uno fra i molti posseduto dai conti Guidi, registrato nei privilegi a questa famiglia concessi dagl'imperatori Arrigo VI e Federigo II. Fu fra Castiglione e Biforco dove alloggiò nel 1358 il capitano Lando alla vigilia dell'assalto dato al temuto suo esercito dai villani del sovrastante Appennino, inviluppando e facendo prigione il conte istesso nelle anguste gole fra Biforco e il passo delle Scalette".

  


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