Faltona / Km 28
Il cimitero e l'ex Circolo Aics Il Cantuccio sembrano costituire il nucleo principale - o almeno quello che appare ai concorrenti in gara alla volta di Faenza - di questa frazione di Borgo San Lorenzo, anticamente nota anche come Pieve di Larciano nella val di Sieve. Proseguendo però, sulla destra, troviamo la pieve con addossata una costruzione sulla cui lapide - apposta nel 1938 ad opera di monsignor A. Bonardi in ricordo dei caduti della prima guerra mondiale - si legge: "Quest'edificio, eretto all'ombra materna della vetusta chiesa sulla terra benedetta che fu cimitero degli avi come ricordo degli eroici caduti in guerra e col fascio littorio [quest'ultimo cancellato] simbolo della risorta grandezza romana accolga la rifiorente vita del popolo nostro qui chiamato ad imparare in fraterna cristiana letizia il dovere e la gloria di servire ai santi inseparabili ideali della religione, della famiglia, della patria". Della pieve di Faltona troviamo espliciti riferimenti anche nel Dizionario geografico-storico della Toscana del Repetti: "Questa chiesa trovasi distinta nelle vecchie carte col nome del torrente Faltona che ne rasenta le mura dal lato orientale, e spesse volte è chiamata Santa Felicita a Larciano, da un castello che si dice esistito un miglio sopra la pieve [...]", una "pieve antichissima dedicata a Santa Felicita [...] due miglia a scirocco [sud-est] del Borgo San Lorenzo". La pieve di Santa Felicita a Faltona venne edificata probabilmente prima dell'anno Mille. La struttura è a tre navate di cui la centrale risulta rialzata rispetto alle altre due. Tutto intorno alla pieve si articolano alcune costruzioni antiche, nonché l'Oratorio della Compagnia del Santissimo Sacramento eretta nel 1730. Di grande interesse storico nonché bellissima per la sua maestosa imponenza è l'abside della pieve, purtroppo difficilmente accessibile a causa delle costruzioni che la circondano. Non molto interessanti invece le opere d'arte e gli affreschi all'interno della pieve.