Escursione da Vetta le Croci a Santa Brigida
Lunghezza: circa 6 chilometri; dislivello: circa 125 metri in salita, circa 240 in discesa.
Da Vetta Le Croci, guardando verso nord, si prende a destra (est) il sentiero 00, che, su stradella, conduce in breve alla Provinciale 84 per Molin del Piano, che si segue a sinistra per circa 200 metri. Arrivati al valico, detto dell'Alberaccio, si imbocca la strada sterrata sulla sinistra, in moderata salita.
Giunti dopo poche decine di metri ad un bivio, si lascia lo 00 e si prende a destra il sentiero 8, su comoda stradella, chiusa al traffico da una sbarra che si può agevolmente aggirare sulla destra. Dopo poco si inizia a scendere, contornati dal bosco di querce e da qualche cipresso. Si giunge ad un bivio, in prossimità di Poderino, e si gira a sinistra, superando un cancello di ferro. Il fondo della strada sterrata è in buone condizioni, solo poco prima del bivio, in presenza di forti piogge, può essere leggermente fangoso; tuttavia si può procedere al margine della strada. Il percorso risale adesso leggermente, procedendo praticamente in falsopiano. Superato, prendendo a sinistra, anche il bivio verso Malaspina, dopo poco più di un centinaio di metri al bosco di querce subentra un bosco di pini e qualche abete. La strada procede adesso in discesa, incontrando per un certo tratto anche diversi lecci.
Si arriva così al bivio con il Sentiero delle Burraie, segnavia SB, al cospetto di una maestosa quercia. Si continua a diritto, lasciando dopo poco il sentiero che si dirige verso la burraia e la bella Villa della Rocchetta, mantenendosi invece sempre sulla stessa stradella, su cui continua a correre l'8. In un tratto ombreggiato da abeti e douglasie, si supera l'abitato di Castelluccio e si scende un po' fino a ritrovare il Sentiero delle Burraie. Si gira a sinistra, sull'8/SB, sempre su comoda stradella, si scende ancora un pochino, incontrando anche una breve deviazione per la Sorgente in muratura di Castelluccio, poi si risale fino alla strada asfaltata che conduce al Santuario della Madonna del Sasso, ampliata e resa percorribile dalle carrozze dal Granduca Ferdinando I dei Medici, per consentire alla consorte di frequentare più agevolmente il Santuario. Svoltando a sinistra, si segue dunque la strada asfaltata, che procede perlopiù in salita fino al Santuario della Madonna delle Grazie al Sasso, con un ultimo breve tratto più ripido. Dal Santuario è possibile godere di ampi panorami verso la Valle del Sieci, sul Valdarno Superiore, il Pratomagno e i Monti del Chianti, con vedute che spaziano fino all'Amiata.
Il sentiero 8/SB, dal cancello di ingresso del prato antistante la chiesa con accanto una fontanella d'acqua, prende adesso a destra, in discesa, aggirando il Santuario su una strada sterrata e, per un breve tratto più ripido, cementata. Giunti ad un bivio, si prende a destra, scendendo la piccola scalinata, sempre seguendo il segnavia 8/SB, iniziando così a percorrere i circa 800 metri di selciato che costituiscono l'antica settecentesca Via del Sasso. Occorre prestare una certa attenzione in caso di pioggia, gelo o forte umidità, perché le pietre del selciato possono diventare piuttosto scivolose.
Terminato il selciato, il sentiero prosegue lungo una tranquilla strada sterrata di campagna, con pochi dislivelli, fino a incontrare su strada asfaltata il sentiero 5 per poi, girando a destra, scendere placidamente al margine occidentale del paese di Santa Brigida, servito da un servizio pubblico di pullman.