Isola del Giglio
L'isola del Giglio, il cui nome deriva dal greco Aegilion (capra) si trova quattordici chilometri ad ovest del promontorio dell'Argentario, in provincia di Grosseto, ed ha amministrazione comunale propria. Storicamente ha avuto lo stesso destino di Giannutri e dell'Argentario: nel primo medioevo era un possedimento dell'Abbazia delle Tre Fontane di Roma, nel tredicesimo secolo appartenne alla famiglia degli Aldobrandeschi e poi a quella degli Orsini. Nel quindicesimo secolo fece parte dello Stato dei Presidi ed infine fu conglobata nel Granducato di Toscana. L'isola è lunga una ventina di chilometri, seconda in grandezza dopo l'isola d'Elba. L'isola del Giglio ospita tre centri abitati: Giglio Castello (capoluogo comunale), Giglio Porto e Campese. Per i "vacanzieri" l'isola è molto confortevole con i suoi alberghi, i campeggi ed i numerosi appartamenti da prendere in affitto per il periodo estivo, negozi di tutti i generi, ristoranti (non mancate di assaggiare il coniglio selvatico e l'Ansonica, il vino tipico color oro che già in epoca etrusca veniva particolarmente apprezzato per il suo aroma ed il suo gusto), bar, servizio medico e farmacia. È consigliabile non arrivare in macchina visto che si può utilizzare un buon servizio di bus che collega tra loro Giglio Porto, Giglio Castello, Campese e le maggiori località balneari.
Il punto più alto è il poggio della Pagana a 498 metri sul livello del mare. L'isola è formata da un blocco granitico di origine vulcanica; le coste sono rocciose e scendono ripide verso il mare intercalate da rare insenature sabbiose. Un tempo c'erano numerosi boschi di leccio che l'uomo ha quasi del tutto distrutto e quasi ovunque troviamo la bassa macchia mediterranea costituita in prevalenza da cisto. Nelle pozze d'acqua vive un anfibio simile ma di dimensioni minori di un rospo ed ha la particolare caratteristica di avere la pupilla a forma di cuore: il discoglosso sardo. Il clima è mite con scarse precipitazioni. Per quanto riguarda l'acqua ci sono delle sorgenti, non sufficienti però al fabbisogno, tanto che l'isola viene periodicamente rifornita con navi cisterna. I collegamenti tra l'isola del Giglio ed il continente sono curati dalla compagnia Toremar.
Gli escursionisti la troveranno ancora selvaggia quanto basta per passeggiate e piccoli trekking da sogno. Vari sono i sentieri escursionistici nell'isola: da Giglio Porto a Giglio Castello, a Campese, a Punta Faraglione; ma quello più suggestivo inizia da Giglio Porto, passa da Giglio Castello e porta all'estremo sud dell'isola: Punta del Capel Rosso. Si suggeriscono comunque questi sei percorsi (nota: il tempo di percorrenza indicato è quello di sola andata: per tornare indietro bisogna per lo meno raddoppiarlo, tenendo conto di salite e discese):
- Da Castello a Punta Capel Rosso, Giglio Castello (Livorno); percorso: Castello, Le Porte, Mortoleto, Punta Capel Rosso; tempo di percorrenza 3 ore circa; lunghezza del percorso: 9 chilometri circa.
- Da Castello a Sassoritto, Giglio Castello (Livorno); percorso: Castello, Le Porte, Castelluccio, Sassoritto; tempo di percorrenza 1 ora e 50 minuti circa; lunghezza del percorso: 4,500 chilometri circa.
- Dal porto al castello, Giglio Porto (Livorno); percorso: Giglio Porto, Giglio Castello; tempo di percorrenza 1 ora circa; lunghezza del percorso: 4 chilometri circa.
- Da Vaccarecce a Punta Fenaio, Giglio Porto (Livorno); percorso: Vaccarecce, Scopeto, Secche, Punta Fenaio; tempo di percorrenza 1 ora e 30 minuti circa; lunghezza del percorso: 4 chilometri circa.
- Da Castello a Campese, Giglio Castello (Livorno); percorso: Giglio Castello, Campese; tempo di percorrenza 50 minuti circa; lunghezza del percorso: 2,500 chilometri circa.
- Da Giglio Porto a Caldane, Giglio Porto (Livorno); percorso: Giglio Porto, Cannelle, Caldane; tempo di percorrenza 40 minuti circa; lunghezza del percorso: 3 chilometri circa.