Il fruscio delle scarpette
"Signori e signore benvenuti al Giro podistico dei Tre Monti di Imola. L'autodromo Enzo e Dino Ferrari questa mattina si colora delle magliette, dei calzoncini e delle scarpette di migliaia di podisti che sono accorsi dall'Emilia Romagna, dal Veneto, dalla Toscana, dalle Marche per questa classica nazionale di fine stagione. È presente anche una nutrita schiera di atleti che provengono da paesi stranieri: dal Kenia, dal Marocco, dalla Croazia... Ricordiamo l'albo d'oro di questa manifestazione che vede iscritti fior di campioni che hanno fatto la storia della corsa nazionale ed internazionale..."
Con queste parole lo speaker, alle otto e trenta precise, un'ora prima della partenza, ci accoglieva nella più affascinante e suggestiva gara podistica della regione. Gli atleti di vertice erano riconosciuti e raccontati attraverso le loro gesta, ma l'attenzione era per tutti. Lo speaker, con la sua voce, con le sue parole ci faceva sentire tutti protagonisti.
Ogni parola era uno stimolo per andare più forte,
Uno stimolo per aiutarci a concentrarci,
Uno stimolo per battere il record personale,
Uno stimolo per superare l'amico di sempre,
Uno stimolo per vincere,
Uno stimolo per arrivare nei primi dieci,
Uno stimolo per arrivare nei primi cento,
Uno stimolo per arrivare nei primi mille,
Uno stimolo per finire la gara,
Uno stimolo per farci sentire al posto giusto nel momento giusto.
Quel giorno non era un giorno come gli altri, era il giorno della "Tre Monti", un giorno speciale, un giorno dove ci si immergeva nella corsa per viverla fino in fondo, lontano dalla quotidianità dei gesti ripetuti e sempre uguali.
Quel giorno ci si incontrava con gli amici che si vedevano una volta all'anno,
Quel giorno i motori tacevano,
Quel giorno si rinnovava il fascino di una corsa che non ha eguali,
Quel giorno i box erano il luogo d'incontro del variopinto mondo podistico,
Quel giorno si consumava il rito della corsa, un rito collettivo dove si aprivano nuovi orizzonti,
Quel giorno si ritornava a casa con la gioia e la felicità che sanno suscitare solo le esperienze vissute con il cuore,
Quel giorno era ricordato per tutto l'anno.