Curiosità di maratona
MARATONA PER POCHI INTIMI - Domenica 30 maggio si è disputata a Genova, sulla pista di Villa Gentile, l'edizione unica della "Marathon Track", una competizione sulla canonica distanza di 42,195 chilometri aperta a soli ventisei atleti invitati dall'organizzazione. Al primo posto è salito sul podio Stefano Sartori in 2:32.35 seguito da Massimo Cugnasco (2:36.26) e da Luigi Panduccio (2:51.16). Una sola concorrente ha tenuto alto l'onore della bandiera femminile: Mirella Valfré che è giunta al traguardo in 3:31.56.
MARATONA SIMBOLICA A BELGRADO - La maratona di Belgrado, in Jugoslavia, si è svolta nel 1999 in forma ridotta e del tutto simbolica a causa della guerra nella penisola balcanica. La manifestazione, al di sopra di ogni ideologia politica, ha rappresentato un messaggio di speranza contro qualsiasi forma di violenza. Queste le parole di Dejan Nikolic, il direttore di gara della "Belgrade Stark Marathon", sul significato di questa coraggiosa iniziativa nel cuore del conflitto armato: "Il movimento delle maratone promuove la fratellanza fra i podisti di tutte le nazioni e risponde direttamente all'esigenza dell'uomo della libertà di conseguire salute e felicità. La maratona di Belgrado deve continuare ad essere una voce di questo fenomeno globale che coinvolge individui per altri individui. La maratona che abbiamo organizzato sarebbe stata la dodicesima ed avremmo avuto concorrenti d'elite sia nella gara maschile che in quella femminile. Anche il numero dei partecipanti era cresciuto. Purtroppo per la situazione venutasi a creare a Belgrado non abbiamo potuto né voluto irresponsabilmente rischiare le vite dei podisti stranieri ospiti". Sabato 17 aprile si è dunque disputata una maratona simbolica di quarantadue chilometri con un gruppo di concorrenti, ad una velocità costante per terminarla in circa tre ore. Il gruppo comprendeva podisti dagli Stati Uniti, dalla Russia, dalla Grecia, dalla Germania così come alcuni fra i migliori atleti jugoslavi della lunga distanza. La maratona - al motto di "Stop alla guerra, Corri il mondo" - si è svolta in concomitanza con la corsa di cinque chilometri inizialmente abbinata alla "Belgrade Stark Marathon" e che ha avuto comunque luogo: lo slogan per la camminata è stato "Corri per divertirti, non per scappare dalle bombe". Il ricavato, come le passate edizioni, è stato devoluto a favore dell'Unicef, organizzazione umanitaria con la quale la "Belgrade Stark Marathon" ha rapporti da molti anni.
VECCHIETTI TERRIBILI - Domenica 3 ottobre, in occasione della diciottesima "Twin cities marathon", che si corre da Minneapolis a St. Paul nello stato americano del Minnesota, ben cinque keniani hanno occupato le prime cinque posizioni dell'ordine d'arrivo. Ha vinto Andrew Musuva in 2:13.41. Al quinto posto si è piazzato Joshua Kipkemboi (2:14.46), primo della categoria master. A soli cinque secondi è giunto il russo Andrey Kuznetsov, della stessa categoria. Quest'ultimo non si è arreso al responso della strada: ha chiesto ed ottenuto la squalifica di Kipkemboi, reo di non aver esposto in modo visibile il suo pettorale.
LA TEMPERATURA IDEALE PER CORRERE UNA MARATONA - Forse non tutti gli esperti saranno d'accordo con questo dato, ma è doveroso riportare la notizia. Un medico di Atlanta, in Georgia negli Stati Uniti, il professor Dave Martin, che è anche un grande esperto e studioso della corsa a piedi, ha calcolato quella che dovrebbe essere la temperatura ottimale della maratona: 12,3 °C. Il professor Martin ha motivato tale dato affermando che in maratona deve fare abbastanza caldo per permettere ai muscoli di funzionare, ma deve anche fare abbastanza fresco per non pregiudicare il metabolismo del nostro corpo.
BEATI GLI ULTIMI CHE SARANNO I PRIMI - Alla maratona di Cartagine, in Tunisia, domenica 7 novembre. Amor Mdini, l'atleta di casa che aveva già vinto l'edizione del 1998, si è presentato sulla linea di partenza... quando non c'era già più nessuno, ovvero quando tutti gli altri concorrenti avevano già preso il via. Mdini non si è scoraggiato, ha risalito pian piano il gruppo dei partecipanti (150 in tutto, ma suddivisi fra le tre manifestazioni in programma, maratona, mezza maratona e gara di undici chilometri), e si è portato in testa, arrivando al traguardo dopo 2:40, con un vantaggio di ben dodici minuti sul secondo. Va peraltro precisato che il livello tecnico dei partecipanti era piuttosto modesto, come viene confermato da un dato ben preciso: la prima donna, la tedesca Kathrin Behrens, che ha impiegato 3:32.58, si è piazzata al settimo posto assoluto.
ANNULLATA A DIECI MINUTI DAL VIA - L'episodio ha dell'incredibile, ma quando è in gioco la sicurezza, certe decisioni sono inevitabili. Sabato 1 maggio, quando ben 3173 concorrenti erano già schierati dietro la linea di partenza della trentacinquesima edizione della maratona di Rotorua, in Nuova Zelanda, e mancavano ormai solo dieci minuti allo sparo, gli organizzatori hanno dovuto annullare la gara. Motivo: il classico evento di "forza maggiore", ossia un vero e proprio uragano che si era abbattuto su gran parte del percorso, causando, in un punto, anche una grossa frana. Sembra che i partecipanti abbiano accolto con filosofia la drastica decisione adottata dagli organizzatori, che comunque hanno loro distribuito la medaglia e la maglietta prevista per tutti coloro che avrebbero tagliato il traguardo. Inoltre i premi per i piazzamenti sono stati sorteggiati fra tutti i concorrenti: la maratona si è dunque trasformata, per causa di forza maggiore, in una... lotteria.
MONDIALI MILITARI DI MARATONA - Francesco Ingargiola non ha ripetuto il successo di quattro anni fa a Roma. Ai mondiali militari svoltisi a Zagabria in Croazia ai primi di agosto, il finanziere italiano ha abbandonato al trentunesimo chilometro, quando non era più in gara per le medaglie. Il polacco Gajdus ha vinto l'oro in 2:16.40, mentre l'argento è andato al nordcoreano Kim Jong Choi (2:18.08) ed il bronzo al belga Van Geyte (2:18.22). La nordcoreana Hong Ok Dan si è imposta in 2:35.25, sulla connazionale Ri Hyon Gyong (2:39.50) e sulla statunitense Markland (2:46.31).
TITOLO MONDIALE DISABILI - Fra i concorrenti della maratona americana di Las Vegas, nello stato americano del Nevada, di domenica 7 febbraio, c'era anche Lindsay Nielsen che alla sua settima maratona, con 4:17.44, ha riconquistato il suo titolo mondiale per corridori disabili da amputazione dell'arto inferiore, strappandolo ancora una volta alla nemica di sempre Paddy Rosbach di New York.