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Maratone nel mondo: un anno in breve

GENNAIO
Giappone, 31 gennaio 1999 - Esattamente undici anni dopo è caduto il primato della maratona femminile di Osaka, in Giappone. Il 31 gennaio 1988 l'australiana Lisa O'Dea vinse in 2:23.51, stabilendo il personale e la migliore prestazione nazionale. La stessa cosa è riuscita alla romena Lidia Slavuteanu Simon lo scorso 31 gennaio: primato personale e nazionale con l'ottimo tempo di 2:23.24. Tegla Loroupe, primatista mondiale in carica, è la più illustre tra le battute dalla Simon. Ma anche la keniana è scesa, con 2:23.46, sotto il vecchio limite della O'Dea. Al terzo posto si è classificata la sua connazionale Esther Wanjiru, che ha festeggiato l'esordio sulla distanza con un promettente 2:25.40, tenuto conto anche che la ragazza compirà i 22 anni il prossimo marzo. Fuori dal podio si sono piazzate la Obata (2:26.18), prima delle atlete locali, seguita dall'australiana Carroll (2:26.52). Ancora sotto le due ore e trenta hanno chiuso le giapponesi Fujikawa (2:27.42) e Terauchi, quest'ultima giunta in 2:28.10.

FEBBRAIO
Polinesia Francese, 20 febbraio 1999 - Il belga Eddy Hellebuyck ha vinto l'undicesima edizione della maratona di Moorea. Il suo tempo finale è stato di 2:28.41. Il keniano Jacob Kirwa è giunto al secondo posto staccato di soli cinque secondi. Il tahitiano Georges Richmond con 2:34.20 è stato il terzo all'arrivo, seguito dal francese Dominique Chauvelier (2:36.45), che a Moorea intendeva festeggiare i suoi 42 anni più 195 giorni. Ottava assoluta e vincitrice è stata la danese Gitte Karlshoj, che col tempo di 2:50.23 ha anche stabilito il nuovo primato della corsa. La statunitense Tammy Slusser (2:55.16) e la austriaca Ulrike Puchner (2:59.46) hanno occupato il secondo e terzo posto rispettivamente. Per l'Italia Giuseppe Pascarelli (3:15.40) ha preceduto Francesco Capra (3:22.06), Alessandro Papi (3:32.35), Mirella Valfrè (3:37.25) settima, Luigino Esternato (4:06.34), Gianmario Pedrazzini (4:24.28), Maria Grazia Turati (4:58.54), Sergio Betti (5:21.25) e Virginio Donzelli (in 6:14.17) che ha chiuso l'ordine d'arrivo dell'intera maratona. I loro amici Alessio Odicino, Marco Lanfranco e Emanuela Beriola si sono limitati a correre la mezza, vinta dai tahitiani Jacky Brillant (in 1:16.50) e Teroro Meyer (in 1:34.27), decima assoluta.

MARZO
Hawaii, 21 marzo 1999 - Tutti conoscono la maratona di Honolulu, quella che si disputa in dicembre e che è arrivata a raccogliere, nel 1997, la bellezza di 33.682 iscrizioni. Nell'arcipelago della Hawaii, e precisamente sull'isola di Maui, si disputa, però, anche un'altra maratona, che si svolge a fine marzo e che è ben più anziana di quella di Honolulu. Quella di quest'anno è infatti stata la ventinovesima edizione. La partenza viene data alle 5,30 ovviamente per motivi climatici, dato che la temperatura sale, nel corso della giornata, fino a 30 °C. L'edizione di quest'anno è stata vinta dal belga Eddy Hellebuyck (che sta per diventare cittadino statunitense) col tempo di 2:19.22. Hellebuyck è rimasto solo già dopo quattro chilometri di gara, ed ha inflitto un cospicuo distacco ai sui più immediati inseguitori. Il secondo, l'austriaco Niklas Kroen, è infatti arrivato dopo 2:32.12, ed il terzo, lo statunitense Aaron Pierson (vincitore dell'edizione 1998), dopo 2:32.44. In campo femminile si è imposta la giapponese Mari Tanigawa, che ha invece preceduto di poco l'austriaca Ulrike Puchner: 2:49.13 contro 2:49.37.

APRILE
Messico, 4 aprile 1999 - Dopo il dissolvimento dell'impero sovietico sono state in molte le atlete che hanno cercato fortuna e dollari negli Stati Uniti d'America. Altre si sono fermate in Europa. Albina Galliamova ha scelto il Messico. Nel 1997 ha vinto le maratone messicane di San Luis Potosì e di Leon, mentre a Cancun è giunta terza. Domenica 4 aprile la trentacinquenne russa ha vinto la maratona di Torreon, stabilendo in 2:34.38 anche il primato della gara. Ha battuto le messicane Maria Elena Reyna Diaz (2:35.44), Patricia Jardon (2:38.35) e M. Carmen Diaz (2:40.52). Luis Reyes ha vinto in campo maschile col tempo di 2:13.42, precedendo Faustino Reynoso (2:15.11), Isidro Rico (2:16.49) e Sergio Jimenez (2:17.49), tutti atleti di casa.

MAGGIO
Canada, 2 maggio 1999 - Malgrado si sia svolta già a primavera avanzata, la maratona di Vancouver è stata caratterizzata da un clima invernale, con temperature non superiori ai 5 gradi. Un vero peccato, per una manifestazione che ha globalmente raccolto oltre settemila partecipanti, equamente suddivisi fra la maratona e la mezza. La distanza più lunga è stata portata a termine da 3502 concorrenti, fra i quali ha prevalso il giapponese Atsunari Salto col tempo di 2:21.33. Al secondo posto si è piazzato il canadese Peter Imre con 2:23.04, e al terzo il messicano Juan Salvador Gonzalez con 2:25.33. Vittoria straniera anche in campo femminile, grazie alla polacca Krystyna Pieczulis che ha impiegato 2:43.46. Il podio femminile è stato completato da due atlete canadesi: Joan McGrath seconda in 2:51.23, e Gaela Kilgour terza in 3:00.56.

GIUGNO
Olanda, 6 giugno - La trentunesima "Twente international marathon", in calendario ad Enschede, ha fatto registrare tempi modesti. Ha vinto l'ucraino Anatoli Zeruk in 2:16.31. Ha battuto il keniano Charles Tangus (in 2:16.44) e l'etiope Tekeye Gebreselassie (in 2:16.57). Seguono altri tre keniani: Abraham Limo (2:17.14), Reuben Chebutich (2:17.30) e David Kemboi (2:19.28), sesto. Il podio femminile ha visto sul gradino più alto la russa Galina Baruk (2:37.35), la polacca Kryza (2:43.57) e l'ucraina Skliarenko (2:50.43) rispettivamente al secondo e terzo posto.

LUGLIO
Maurizio, 4 luglio 1999 - Si è svolta la terza edizione della "Mauritius marathon", nello stato insulare di Maurizio (Mauritius in inglese) situato nell'Oceano Indiano ad est del Madagascar e, con altre isole, facente parte dell'arcipelago delle Mascarene. Hanno preso parte alla gara oltre duecentocinquanta concorrenti e la vittoria è andata all'ungherese Gergely Rezessy in 2:28.16, seguito dal polacco Wieslaw Perszke (2:29.47) e dall'inglese Hugh Joses (2:32.18), vincitore nel 1998 e detentore del primato della corsa. La polacca Anna Rybicka ha vinto in 2:59.23, nuovo record della gara femminile. Ha preceduto largamente la vincitrice dell'anno passato, la tedesca Renate Warnstedt (3:19.57) e l'inglese Hannah Wheeler (3:39.50). A tenere alto l'onore dell'Italia ci ha pensato Roberto Antonelli che, in 1:07.31, ha vinto la mezza maratona, mentre Patrizia Tisi ha vinto la gara dei dieci chilometri.

AGOSTO
Namibia, 15 agosto 1999 - Si è svolta a Swakopmund la prima edizione della "Namibia Friendship marathon". La gara è stata affiancata da una mezza e da una prova sui dieci chilometri, con una partecipazione complessiva di 176 atleti, tra i quali 110 namibiani, 57 tedeschi, 5 lussemburghesi, un olandese, un austriaco, un sudafricano ed uno statunitense. La forte rappresentanza tedesca non deve stupire, perché questo Paese dell'Africa sudoccidentale è una ex colonia dell'impero germanico. Alla maratona hanno partecipato solo 43 atleti, 38 dei quali sono giunti al traguardo. Il motivo di questo basso numero di concorrenti sta soprattutto nel clima, non certo fresco: si è passati dai 20 gradi della partenza, avvenuta alle 8 del mattino, ai 31 del primo pomeriggio. Le elevate temperature hanno anche rovinato i piani del più forte maratoneta namibiano, Lucketz Swaartbooi, che, malgrado i suoi trentasette anni, cercava il "minimo" per la partecipazione alle Olimpiadi di Sydney, fissato dalla sua federazione in 2:15. Swaartbooi, che ha un primato personale di 2:09.57, ha corso in solitudine per tutto il tempo, e, oltre che dal caldo, è stato disturbato, a tratti, dal forte vento contrario. Ha così tagliato il traguardo dopo 2:20.16, peraltro con un enorme vantaggio sul secondo, il connazionale Amandus Karomba che ha impiegato 2:34.18. Pochi secondi dopo è giunto il tedesco Steven Lambeck in 2:34.27. Vittoria germanica, invece, in campo femminile, dove Heidrun Pecker ha nettamente preceduto due atlete lussemburghesi. I tempi: 3:17.27 per l'atleta di Jena, 3:41.57 per la lussemburghese Pierette Lippert e 3:44.17 per la connazionale Sylvie Muller.

I MONDIALI DI SIVIGLIA
Spagna - Si sono svolti a Siviglia alla fine di agosto le due gare di maratona della settima edizione dei mondiali di atletica leggera. In campo maschile lo spagnolo Abel Anton ha ripetuto il successo di due anni prima ad Atene. Con un tempo molto simile, 2:13.16 in Grecia nel 1997, 2:13.36 sabato 28 agosto in Spagna, il trentasettenne Anton ha battuto l'italiano Vincenzo Modica (2:14.03) ed il giapponese Nobuyuki Sato (2:14.07). Seguono il portoghese Luis Novo (2:14.27), l'altro italiano Danilo Goffi (2:14.50) ed ancora due giapponesi, Atsushi Fujita (2:15.45) e Koji Shimizu (2:15.50), e, ottavo, lo spagnolo Martin Fiz (2:16.17). Gli altri italiani in gara si sono così piazzati: decimo Daniele Caimmi (2:16.23), ventesimo Roberto Barbi (2:18.13) e venticinquesimo Giovanni Ruggiero (2:19.34). L'Italia ha vinto la Coppa del Mondo a squadre, davanti al Giappone e all'Etiopia. La gara femminile, svoltasi il 29 agosto, ha visto il successo della nordcoreana Jong Song-ok, venticinquenne quasi sconosciuta. Con una gara accorta ha prevalso nel finale sulla giapponese Ari Ichihashi (2:27.02) appena ventiduenne. La romena Lidia Slavuteanu ha confermato il bronzo di Atene 1997, terminando in 2:27.41. La campionessa olimpica di Atlanta, l'etiope Fatuma Roba è terminata quarta (2:28.04), seguita dalla sua connazionale Elfenesh Alemu (2:28.52), dalla tedesca Sonia Krolik (2:28.55), dalla portoghese Manuela Machado (2:29.11) e, ottava, dalla giapponese Kayoko Obata classificata con lo stesso tempo. Una sola italiana in gara: Silvana Trampuz, ma con la maglia dell'Australia, dato che l'azzurro pare non le doni, almeno così pensano i tecnici italiani. Ha concluso al ventesimo posto in 2:36.49. La Coppa del Mondo a squadre ha visto il successo del Giappone su Romania e Germania.

SETTEMBRE
Germania, 26 settembre 1999 - Tegla Loroupe rappresenta l'ennesima dimostrazione del fatto che nella corsa di mezzofondo e fondo, e dunque anche in maratona, la statura non ha alcuna importanza. Alta solo 1,53 (per 40 chili di peso), la ventiseienne atleta keniana, che trascorre buona parte dell'anno a Detmold (Germania) presso il suo manager Volker Wagner, è stata capace di ritoccare per la seconda volta la miglior prestazione mondiale, già sua della maratona di Rotterdam dell'aprile 1998. La Loroupe ha compiuto quest'impresa sul veloce percorso di Berlino, maratona per la quale aveva optato solo all'ultimo momento, dopo aver rinunciato al suo obiettivo iniziale, quella di Amsterdam, in programma ad ottobre. A Berlino regnavano condizioni meteorologiche ideali. Gli organizzatori, forse un po' ottimisticamente, hanno assegnato all'atleta keniana il numero di gara 219, in previsione di un tempo finale che cominciasse appunto per 2 ore e 19 minuti. In effetti la Loroupe, "scortata" dai tre connazionali Yator Kiprotich, Jacob Losian e Samson Negolepus (che hanno poi tutti e tre tagliato il traguardo dopo 2:21.10) ha subito cercato di "onorare" tale numero, impostando un'andatura decisamente sostenuta. Anche troppo, per la verità, dato che il passaggio ai dieci chilometri è avvenuto in 32.32. Poi ha prevalso il buon senso, e la Loroupe ha passato il cartello dei venti chilometri in 1:06.40, e quello di metà percorso in 1:09.40. Poco dopo l'atleta keniana ha improvvisamente accusato dei dolori alla gamba sinistra: dopo un rallentamento, l'incitamento del pubblico (che a Berlino è veramente calorosissimo, oltre che numeroso) ha permesso alla Loroupe di superare l'incipiente crisi e di produrre l'accelerazione finale che le ha fatto togliere altri quattro secondi alla miglior prestazione mondiale. Nell'intervista del dopo-gara la Loroupe ha dichiarato che il suo prossimo obiettivo sarà l'oro olimpico nella maratona di Sidney del 2000 e che nel 2001 tornerà a Berlino per abbattere la barriera delle due ore e venti. Onore anche ad atlete, a cominciare dalla belga Marleen Renders, che non ha potuto ripetere la vittoria dell'anno scorso, ma che ha ritoccato, con 2:23,38, la miglior prestazione nazionale. Molto staccata è giunta la terza, la russa Sacharova, che ha impiegato 2:27.08, precedendo le due polacche Sobanska (2:27.30) e Nikiel, che, con 2:28.27 è stata anche l'ultima atleta a concludere sotto le due ore e mezzo. Altre nove maratonete sono rimaste sotto le 2:40, e tra queste va citata la pavese Simona Viola, giunta decima, col nuovo primato personale di 2:33.33.

OTTOBRE
Slovacchia, 3 ottobre 1999 - Sicuramente un po' particolare, era il concorrente che all'ultima edizione della maratona di Kosice si è piazzato al 220° posto (su 481 partecipanti), impiegando 3:38.28. Si trattava, infatti, niente po' po' di meno che di Mikulas Dzurinda, il primo ministro della Slovacchia. Dzurinda è almeno il terzo politico europeo di una certa importanza ad aver portato a termine una maratona, e, per il momento, è anche il più... veloce. Il tempo da lui impiegato a Kosice è infatti migliore del 3:41.36 che il "verde" Joschka Fischer, attuale ministro degli esteri (scusate se è poco!) della Germania, impiegò il 19 aprile 1998 nella maratona di Amburgo.

NOVEMBRE
New York, 7 novembre - Giacomo Leone e Franca Fiacconi hanno conquistato il quarto posto nella trentesima edizione della maratona di New York City. Leone è stato uno dei protagonisti della gara maschile. Sempre nel vivo della corsa ha avuto solo un attimo di cedimento all'ingresso in Central Park. Ha comunque terminato con un tempo, 2:09.36, inferiore a quello del 1996, 2:09.54, quando vinse. Il primo posto se l'è assicurato, il keniano Joseph Chebet in 2:09.14, centrando così, nello stesso anno, l'accoppiata Boston/New York. Nel finale è riuscito a prevalere sul portoghese Domingos Castro, staccato di appena sei secondi. L'altro keniano Shem Kororia ha completato il podio con 2:09.32. Solo quinto John Kagwe (2:09.39), vincitore in Central Park nel 1997 e nel 1998. Per il pugliese Leone era questa la sua decima maratona: in ben quattro occasioni ha corso sotto le due ore e dieci. Ha corso una quinta volta, a Venezia nel 1995, ma la misura era inferiore. Nelle liste stagionali italiane sono sue le due migliori prestazioni cronometriche. "Costretta" a prendere il via, come campionessa uscente, la romana Franca Fiacconi, non al meglio della condizione, dopo una partenza velleitaria, ha pian piano ceduto posizioni. Al traguardo è riuscita a conservare il quarto posto, con un 2:29.49 dignitoso. La gara l'ha vinta la messicana Adriana Fernandez (seconda nel 1998) in 2:25.06, correndo la seconda metà gara più veloce della prima. Ha nettamente battuto la keniana Catherine Ndereba (2:27.34) e la tedesca Katrin Doerre (2:28.41).

DICEMBRE
Macao, 5 dicembre 1999 - Due rappresentanti della Corea del Nord hanno stabilito i nuovi primati della maratona di Macao. La ventiquattrenne Kim Chang-ok, decima ai mondiali di Siviglia e medaglia d'argento ai giochi asiatici del dicembre 1998, ha vinto in 2:34.57, battendo le due connazionali Ham Pong Sil (2:35.05) e Ri Kum Sil (2:41.43). Kim Jung-won, sempre nordcoreano, ha vinto la gara maschile in 2:15.21, seguito dal portoghese Carlos Calado (2:15.38) e dal sudafricano Isaac Tshabalala (2:15.47). Tra gli altri sudafricani battuti spicca Zithulele Sinqe, ormai trentaseienne, solo quattordicesimo (in 2:25.18), ma che vanta un 2:08.04, ottenuto nel 1986.